Salute
02.06.2022

I benefici del CBD per cani e gatti

La sofferenza dei nostri amici a quattro zampe è spesso difficile da sostenere. In presenza di numerosi problemi di salute di natura passeggera, i prodotti a base di CBD sono una valida alternativa naturale ai farmaci. Leggete in questo articolo di che cosa si tratta, quali sono i benefici e come utilizzarli.

Che cos’è il CBD?

La canapa contiene vari cannabinoidi molto diversi tra loro, tra i quali il tetraidrocannabinolo (THC), responsabile dell’effetto psicotropo, e il cannabidiolo (CBD), che non è psicoattivo. Si tratta di una pianta complessa dai molteplici benefici, dalla quale si possono ricavare diversi prodotti, per esempio fibre di qualità elevata o altre sostanze naturali. Tutto parte dalla fecondazione: la pianta femmina fecondata produce fiori, che contengono appunto anche THC, tossico per insetti e animali, in modo da proteggere i futuri semi da eventuali predatori. Proprio per il loro effetto stupefacente, queste infiorescenze sono state consumate, incrociate e moltiplicate dall’essere umano, ma questa è un’altra storia… La varietà di cannabis utilizzata per ottenere il CBD – che non provoca effetti psicotropi né causa dipendenza – non viene solitamente fecondata, bensì coltivata a scopi industriali.

Quale impiego per cani e gatti?

Sempre più veterinari prescrivono l’olio di CBD per alleviare stress, vari sintomi e dolori, per esempio in caso di cure palliative, tumori, crisi epilettiche, infiammazioni dello stomaco e dell’apparato digerente, artrosi, asma, diabete, problemi comportamentali e addirittura mal d’auto. L’elenco è lungo al punto che anche l’OMS, con studi clinici mirati, segue con attenzione l’incredibile potenziale di questo vegetale, tutt’altro che nuovo se si considera che la canapa è utilizzata dalla notte dei tempi, anche se la produzione è stata abbandonata relativamente di recente con l’arrivo di fibre come il nylon, il poliestere o la viscosa.

Quali vantaggi?

I vantaggi della medicina alternativa e dei prodotti naturali per i nostri amici a quattro zampe sono molteplici. Il CBD agisce direttamente sui recettori del cervello, animale come umano, ma occorre ricordare che è da utilizzare solo per alleviare i sintomi, non per curarli in quanto non può assolutamente sostituirsi a un trattamento medico. Per le malattie gravi, è in combinazione con una terapia farmacologica che mostrerà il suo potenziale antalgico, antinfiammatorio e stimolante. Per le affezioni benigne legate direttamente allo stress eccessivo, è bene seguire le indicazioni del veterinario e procedere con prudenza.

Quali pericoli?

Se il dosaggio è rispettato, il CBD non presenta alcun rischio per cani e gatti, anzi è di gran beneficio rispetto ai farmaci tradizionali. Un sovradosaggio può tuttavia avere un effetto sedativo.